Le Ammoniti

Sono Laura e sono una geologa.
Ci troviamo nella sala del Quaternario.
Il tavolo che hai di fronte presenta a sinistra un fossile di ammonite. Un fossile è ogni resto o traccia di organismo animale o vegetale conservato negli strati della crosta terrestre, vissuto in epoca anteriore a quella attuale/ in epoche remote.
Il fossile di ammonite è una conchiglia pietrificata a forma di spirale: la parte più interna della spirale rappresenta la primissima parte che viene costruita dall’animale, ed è chiamata apice.
Al suo interno, la conchiglia è divisa in tante camere, da pareti dette setti. All’interno delle camere era presente un miscuglio di gas che consentiva alla conchiglia di galleggiare.
Le camere più piccole si trovano nella parte interna della conchiglia.
Spostandosi verso la parte più esterna della conchiglia, le camere diventano sempre più grandi, fino ad arrivare all’ultima, detta “camera d’abitazione”: in questa viveva stabilmente l’animale che si teneva legato alla prima camera attraverso un cordone che, bucando le pareti divisorie, passava attraverso tutte le camere.

La conchiglia serviva a proteggere l’animale al suo interno.
Le ammoniti erano animali marini che fanno parte dei molluschi cosiddetti “cefalopodi”: erano organismi muniti di tentacoli attorno alla bocca, dotati di mandibole e con due occhi. Si cibavano di plancton.
Le ammoniti erano delle abili nuotatrici, potendosi spostare dalla linea di costa fino a centinaia di metri di profondità.
Si spostavano nel mare muovendosi all’indietro. Per spostarsi nelle varie direzioni, l’animale utilizzava l’iponomo, un muscolo attraverso il quale l’acqua veniva espulsa violentemente, causando lo spostamento retrogrado dell’organismo.
Oggi le ammoniti non esistono più, si sono estinte alla fine dell’era Mesozoica insieme ai dinosauri. A destra del tavolo, è presente una ricostruzione di un’ammonite come appariva da viva.

L’unico parente ancora vivente della ammoniti è il Nautilus, diffuso attualmente nell’Oceano Pacifico e nell’Oceano Indiano e considerato un vero e proprio “fossile vivente”.

Il “rosso ammonitico veronese”, così chiamato perché ricco di fossili di ammoniti, è una roccia che si è formata molti milioni di anni fa sul fondo di un mare profondo, lontano dalla linea di costa.