Descrizione e contenuti
a cura di ROBERTA SALMASO
Tecnico di Zoologia del Museo

Ci troviamo nella sala numero 4 del Museo di Storia Naturale dedicata all’evoluzione degli animali.
Su questo tavolo trovi un coccodrillo imbalsamato.

Non è un esemplare molto grande: è lungo circa un metro e questo ci permette di affermare che si tratta di un esemplare ancora abbastanza giovane.
Per capire quanto è grande, metti una mano alla punta del muso e l’altra alla fine della coda.
Se tocchi il muso del Coccodrillo ti accorgi che ha la bocca aperta: puoi sentire i denti appuntiti che non vengono usati per masticare ma solo per afferrare la preda e trascinarla sott’acqua poi se scendi un po’ più indietro trovi gli occhi essi sono nella parte più alta della testa.
Quando caccia, l’animale tiene fuori solamente gli occhi per non essere visto dalle sue prede; così può colpirle all’improvviso.
Il coccodrillo è un rettile come tutti i rettili ha il corpo ricoperto di squame cornee.
Le squame sono formate da strati di cellule morte (prodotte dallo strato più esterno della pelle, l’epidermide), e sono ricche di beta cheratina, una proteina che in forma diversa si trova nelle unghie e nel pelo dei mammiferi valuta le dimensioni delle squame: senti che sono separate una dall’altra per garantire la libertà di movimento dell’animale.
In particolare, le squame del collo sono disposte in un certo ordine e questo permette di identificare la specie.
Quindi questo è un piccolo caimano.
Arriviamo alla coda, senti che è schiacciata, grossa e robusta, E’ come una pinna e serve come organo propulsore nell’acqua.
Nella parte posteriore del corpo puoi individuare le zampe: sono corte e robuste e permettono spostamenti veloci, ma su brevi distanze.
Le squame presentano una gamma di Verdi, dai più chiari ai più scuri e qualche macchia marrone tendente quasi al nero, il colore è molto variegato per permettere all’animale di mimetizzarsi meglio nell’ambiente in cui vive.
Il caimano vive in Sud America e in ambienti acquatici: fiumi, laghi, paludi caccia in acqua, catturando pesci, anfibi, uccelli che nuotano in superficie e attacca mammiferi che si avvicinano all’acqua per bere.
Questo esemplare appartiene a una specie attualmente vivente e qui al museo ne abbiamo anche un esemplare fossile nella sala di Bolca.